Sentiero del Marcellino
Scario – Punta Spinosa – Torre Spinosa – Spiaggia della Molara – Grotta dell’acqua
Difficoltà: EE
Punto di partenza: Santuario di Pietrasanta
Punto di arrivo: Spiaggia di Marcellino
Lunghezza percorso: 6.800 m
Tempo medio di percorrenza: 3 h
Dislivello max: 587 m
L’itinerario ha inizio dal centro storico di San Giovanni a Piro.
Percorrendo i caratteristici vicoletti medievali del rione Paese, visitando le sue chiese e le sue cappelle, si esce dal centro storico. Alla sinistra della cappella della Martellata, vecchio cimitero fuori dalle mura del paese, si prende l’antico sentiero della Manna che conduce prima alla omonima sorgente e poi al Santuario Maria SS. di Pietrasanta. Uscendo dal piazzale antistante la chiesa in direzione sud, sulla sinistra, una ripida scalinata in pietra porta all’obelisco della Madonna da dove addentrandosi nella pineta si incontra una antica mulattiera che conduce al punto più alto dell’itinerario sul monte Paccuma (587 m s.l.m.). Qui si apre un panorama mozzafiato con la vista dell’intera costa del Parco Marino Costa degli Infreschi e della Masseta. Proseguendo a destra lungo una comoda carrareccia si raggiunge lo splendido belvedere di Ciolandrea da dove è possibile ammirare il Golfo di Policastro, la costa lucana, dove è chiaramente visibile il Cristo di Maratea, quella calabra e, nelle giornate più terse, la sagoma dello Stromboli nelle isole Eolie. In direzione sud-ovest si segue una carrareccia, discesa poco impegnativa a mezza costa del Vallone Trarro, e tenendo la destra al bivio successivo si arriva ad un nucleo rurale che conserva ancora intatti elementi caratteristici della vita e dell’antica cultura contadina. Continuando tra i campi si giunge alla Timpa del Piombo dove si apre una bellissima vista del Vallone del Marcellino fino alla Cala dei Morti. Tornando indietro per un breve tratto si arriva ad una antica cisterna a cielo aperto. Qui, in direzione sud-est, inizia un sentiero stretto e tortuoso, che presenta non poche difficoltà, lungo il quale si potranno osservare le torri di avvistamento costruite per la difesa dalle incursioni saracene. Continuando a scendere si cominciano ad intravedere alcune delle spiagge della costa fino a raggiungere il letto del Vallone di Marcellino. Qui si svolta a sinistra e si raggiunge l’omonima spiaggia.
Per il rientro, due scelte: riaffrontare il duro sentiero, questa volta tutto in salita, oppure rientrare al porto di Scario in motobarca per godere della vista della costa della Masseta da un’altra prospettiva.